top of page
varenna_Villa Morandi.JPG

Approccio

Approccio

Come psicologa terapeuta utilizzo l'approccio Cognitivo Costruttivista Relazionale. 

 

Vedo il percorso con ogni paziente come un viaggio condiviso, volto alla ricostruzione dei significati attribuiti in modo del tutto personale a ciò che vive, a partire dalle emozioni provate e dagli eventi ed esperienze di vita che lo fanno sentire in difficoltà e che gli generano sofferenza.

​

L'obiettivo è quindi quello di scoperta e di maggiore consapevolezza del modo di funzionare da parte di ogni persona che sceglie  (coraggiosamente) di varcare la porta dello studio, ossia delle modalità con cui ogni persona vede se stessa, il mondo e le relazioni con gli altri. E' a partire da questa consapevolezza e accettazione di sè, che ciascuno può procedere verso quel cambiamento profondo che meglio sente per sè calzante, e in definitiva scegliere autonomamente le strade della vita che lo fanno sentire libero e sicuro.

​

In questa esplorazione, dunque, ogni persona stessa è l’esperta e unica specialista di se stessa: ’l’unica persona al mondo in contatto con quello che pensa, immagina e sente è lei stessa’ (V. F. Guidano).

Per queste ragioni, il terapeuta non impartisce prescrizioni o compiti, né tantomeno può fornire suggerimenti e soluzioni (ora nuove a vecchi problemi), che per l'appunto non possono funzionare, se non per chi le modella su di sé, le sente proprie e le porta così nel mondo, sperimentandosi efficace.

 

​

 

​

Il terapeuta, in accordo con la Teoria dell’Attaccamento di J. Bowlby, rappresenta la ‘base sicura’: è nella costruzione nel tempo di una relazione incoraggiante e di fiducia, che il terapeuta fornisce gli strumenti per l’esplorazione di sé e il paziente li può fare gradualmente suoi.

 

La persona può quindi allenarsi all'interno di una relazione sicura ad osservarsi dentro, a raggiungere una maggiore comprensione di sè, delle cose che gli succedono, e della sofferenza che lo ha condotto in studio, per volgere verso un progressivo cambiamento che, nel rispetto della sua unicità, gli consentirà un miglior adattamento e benessere nella relazione con sé e gli altri nel mondo.

​

All'interno di questa cornice,  integro modelli teorico, strategie e tecniche che derivano dalla Psicoterapia Sensomotoria, sviluppata da Pat Odgen presso il Sensorimotor Psychotherapy Institute, che trae fondamento sui meccanismi della neurobiologia interpersonale e sui recenti risultati provenienti dalle neuroscienze e dalla ricerca sul trauma e sull'attaccamento. A partire da interventi somatici, si aiuta a diventare consapevoli del proprio corpo, delle sue sensazioni, osservando le relazioni tra corpo, cognizioni ed emozioni, e le relazioni tra rappresentazione di sè e sensazioni, posture, gesti, movimenti, col fine di elaborare esperienze di sofferenza personale legate al passato. 

​

Accolgo qualsiasi tipo di difficoltà, confidente nel fatto che i sintomi ci raccontano una storia, e quella va ricostruita, identificando il fil rouge e approfondendo i nuclei tematici rivelatori di significato.

​

bottom of page